Ligustro (Tanuki) work in progress

Carissimi amici, vi voglio far vedere sempre per animare le discussioni un bonsai di ligustro ricavato da una talea fatta nella primavera del 2010, piantata in vaso con pomice lapillo e TU e spolverato il taglio con ormoni radicanti nell'attesa che radicasse. Dalla prima foto che si riferisce a novembre sempre del 2010 si vede la talea in buona forma che si prepara a passare l'inverno in serra fredda.

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Nella primavera del 2011 voglio sfruttare un vecchio tronco che comprai anni prima per fare un "TANUKI" che letteralmente in giapponese vuol dire inganno, da internet si può verificare la spiegazione di questa parola, che in certi forum e club bonsai è come dire una bestemmia. Sta di fatto che la cosa mi incuriosiva e volevo mettermi alla prova proprio per un mio piacere personale. Misi il tronco in un vaso piatto con alcune viti praticamente lo fermai nel vaso, dopo di che misi la talea appoggiato nel retro del tronco. Vedi foto.

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Settembre 2011 la talea comincia a vegetare e si può intravvedere il movimento del futuro bonsai.

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Oggi 7 giugno 2013 vi faccio vedere il retro e un particolare del bonsai, la talea si è ingrossata, con il filo cerco di dare una giusta (secondo me) posizione.

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Nell'ultima foto si vede il fronte c'è ancora molto da costruire, ma noi "bonsaisti" ci dobbiamo armare di pazienza e cercare di fare le cose che ci piacciono, senza curarsi molto delle critiche, che se giuste sempre ben accettate.

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Cerco di fare sempre un disegno del futuro bonsai mi ricorda giorno per giorno le cose da fare per avere un discreto risultato, che nella mia esperienza ventennale, non sempre ho raggiunto.
Luciano

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ottimo!!! è stupendo vedere come da un materiale apparentemente povero, si possa tirare fuori un bonsai di livello!

forse le foto ingannano ma secondo me ci sono alcuni errori tecnici.in primis la pianta di ligustro che costiuisce la vena dovrebbe seguire l'andamento delle vene di secco,inoltre dovrebbe inglobarsi nel secco(praticando un solco dove alloggiare la pianta di ligustro)e per finire sarebbe bello che fosse visibile pure sul fronte.ciao

Oggetto: Re: Ligustro (Tanuki) work in progress Oggi a 1:16 pm
Caro Luciano la tua ventennale esperienza si vede in ogni cosa che fai ma in questo caso voglio fare due osservazioni da neofita quale sono io nell'arte dei bonsai ( me ne occupo solo da un po' di anni e finora ho cercato di curare la coltivazione , di caprine di più dal punto di vista della botanica , della fitopatologia , dei substrati e ora iniziò timidamente a impostare le piante . Detto questo vediamo le osservazioni :
1) i tanuki in effetti sono degli inganni e molti non li apprezzano ma concordo con te che bisogna provare se si ha capacità , tempo e spazio ( elementi che non sono a mia disposizione per ora) e chi se ne frega se agli altri non piace . A me piace il bonsai in forma naturale ad esempio e certe lavorazioni e stili spinti non mi piacciono ma li posso apprezzare come espressione di arte libera.
2) in effetti concordo con Andrea che il ligustro avrebbe dovuto seguire maggiormente la vena del secco quasi che fosse un unicum con il tanuki ,invece lo taglia di netto trasversalmente sul retro , sul fronte si vede apparire il fogliame retro posizionato e questo mi ha suscitato un po' di perplessità . Certo già ci hai anticipato che devi lavorare ancora sul fronte e probabilmente già tieni conto delle nostre osservazioni , adagiando meglio ad es. la crescita del ligustro sulla parte sinistra del fronte. Non ne capisco nulla di lavorazione sul secco e di tanuki per cui potrei dire anche sciocchezze .
3) comunque ci insegni che fare disegni del progetto permette di essere guidati nelle lavorazioni . Peccato che non riuscirei mai a fare un disegno simile a quelli che fai tu ! per cui vorrei invece ,data la mia scarsa propensione artistica , basare l'elaborazione del progetto da foto tramite normali programmi applicativi ( Photoshop e simili ) .
Buona domenica

@andrelai e @Giampiero 54, ragazzi fate delle osservazioni e degli appunti sicuramente azzeccati e precisi. Il fatto è che la talea di ligustro attecchita, effettivamente non sapevo cosa farne, e ricavarne con un po' di fortuna un bonsai discreto minimo ci vogliono 10 anni poco più poco meno, e io ho già una certa età. Quindi avendo in casa da tanti anni quel pezzo di legno ho provato come vi dicevo di fare una cosa che potesse soddisfarmi in breve tempo. Come dicevo le vostre osservazioni sono più che esatte ma a volte bisogna fare con il materiale che uno ha in quel momento.
Da un po' di anni faccio bonsai con lavorazioni e impostazioni che mi devono appassionare, anche se non hanno le caratteristiche ideali del bonsai, bonsai con la B maiuscola.
Quello che dici Giampiero sulla coltivazione delle piante è sacrosanto e anch'io nel tempo ho capito che devi lavorare piante in forma e ben tenute, con terriccio ben drenante, concimate a dovere e seguite a puntino, senza fretta e come dici tu conoscendo le regole basilari della botanica.
Per i disegni ognuno ricercherà la maniera a lui più idonea, ma sono importanti. Un altra cosa che io faccio e girare il bonsai nelle sue varie posizioni, spesso il lato migliore non è quello che in un primo momento abbiamo destinato come fronte.
Aggiungo altre foto, un saluto a tutti.
Luciano

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ciao luciano, è già una buona cosa per me non averti fatto un'osservazione errata ! sei veramente bravo e concordo che ci deve essere libertà nell'arte, altrimenti non è arte. come detto sono nella fase iniziale ( anche se non sono un giovane purtroppo ) per cui imparo da persone come te e acquistando anche piante quasi formate come bonsai perchè il tempo è tiranno . così come è giusto lavoarare su quello che si ha a disposizione anche da anni e farne qualcosa di personale e originale .
IO ho anche il problema dello spazio vivendo a Milano e avendo a disposizione una veranda non molto grande per cui faccio quel che posso . viaggio molto per lavoro per cui non ti dico le mie preoccupazioni per i giorni di assenza dalle mie piante! durante le vacanze estive le devo portare in un vivaio per curarle altrimenti me ne trovo men che la metà . insomma un po di problemi per curare questa passione .
In ogni caso dai che ci divertiremo e ci insegnerai tante cose . nelle prossime settimane metto qualche foto di alcune di esse sia già bonsai che in coltivazione per consigli di impostazione e scambio di opinioni per la coltivazione .

Giampiero come ti capisco ho avuto piante su un balcone per una decina d'anni, e ti dirò che avevo risolto il problema dell'annaffio in questa maniera: balcone di circa 4 metri, ho fatto costruire una vasca in lamiera zincata che ho appoggiato sulla balaustra dello stesso balcone, misure, lunghezza 4 metri, altezza 10/15 cm, larghezza 30 cm dove mettevo i mie alberelli, in un angolo una tanica di 30 litri d'acqua dipinta di nero per evitare le alghe, dove una piccola pompa tirava su l'acqua e con il classico impianto di annaffio bagnavo le mie piante. L'acqua in eccesso poi ritornava nella tanica. E così per tanti anni, quando andavo via o per il fine settimana oppure anche per una settimana i miei bonsai avevano un minimo di umidità per sopravvivere, anche perché la pompa era comandata da un piccolo computerino che permetteva di annaffiare in tempi prestabiliti. Perciò Giampiero ti auguro che tu in un futuro prossimo non troppo lontano ti possa permettere una casa con ambienti adatti a tenere con più soddisfazione i tuoi bonsai.
Un saluto
Luciano

Luciano se ci riesco il prossimo anno cambio casa e con un bel terrazzo grande ove mi potrò divertire con i miei bonsai . Altrimenti mi limiterò a fare quel che posso , non coltivandone molti e con pazienza . E pensare che in Sicilia nella mia casa di origine mi potrei sbizzarrire a coltivarne quanti ne vorrei ! Comunque ho una mezza idea per questa estate e forse la realizzo per essere più indipendente dal vivaio ove vado e che costa peraltro . Caso mai ne discutiamo in un altro post .

Come procede questa pianta "esperimento" caro Luciano?

Be devo dire che come cresce la pianta mi soddisfa molto, si infoltisce molto e cercherò di contenerla con la potatura. Adesso posto anche delle foto, l'unico problema è a mio parere quando il tronco alla base si ingrosserà molto, pensavo eventualmente di rinvasarlo in un vaso più grande. Il ligustro come tu ben sai è una pianta che ingrossa velocemente e credo che fra 4/5 anni dovrò affrontare questo problema. Ciao
Luciano

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bravo luciano, mi piace come sta sviluppando. io invece con i ligustri non vado molto d'accordo.

Ammazza come è cresciuto!!!!!
Toglimi una curiosità Luciano:
in inverno lo metti in serra fredda o lo lasci fuori?
Io ne ho uno che ho sempre rimesso in garage in inverno, sul davanzale di una finestra ma quest'anno vorrei provare a lasciarlo fuori visto che qui da me ci sono molte siepi fatte con questa pianta e penso possa resistere.
Grazie un saluto

Bello Luciano!!! Procede davvero bene,il tronco una volta raggiunte le dimensionidesiderate potresti tenerlo tale tenendo la pianta a stecchetto o con concimazioni mirate alla sola legnificazione e sostentamento,quindi poverissime di azoto

Come mai Andrea hai difficoltà, il ligustro è una pianta molto semplice da coltivare, io lo trovo come l'olmo, terriccio drenante, concime e annaffiarlo abbondantemente, naturalmente in estate.
Giulio la pianta la lascio fuori d'inverno riparata solo dal vento, qui da me non fa freddissimo ma sono convinto che sia una pianta fortissima, lasciala fuori tranquillamente.Ciao
Luciano

E si Luigi dovrò proprio tenerlo a dieta, quando sarà il momento. Ciao
Luciano