Moltiplicazione agamica, un metodo facile per ottenere del materiale Bonsai.
A cura di Armando Dal Col
La moltiplicazione o propagazione agamica è basata sulla capacità che hanno i vari organi della pianta a produrre germogli e radici e ad unirsi fra loro fino a formare un solo individuo. Si distingue in: moltiplicazione per autoradicazione (talea, margotta e propaggine) e per innesto.
Vantaggi: piante che iniziano a fruttificare precocemente. Discendenze identiche alla pianta madre (clone). Nella propagazione agamica bisogna tener conto di due fattori: la polarità e la topofisi.
Nella moltiplicazione bisogna che la parte utilizzata nella propagazione mantenga la polarità che aveva sulla pianta madre: così ad esempio una talea deve essere messa nel barbatellaio con l’estremità distale rivolta verso l’alto. Oltre a ciò si deve tener conto della topofisi, ossia dell’influenza sullo sviluppo derivante dal ramo su di cui è stato prelevato il materiale per la moltiplicazione. Ad esempio se nell’innesto del melo si utilizzano gemme prelevate da succhioni si otterranno piante molto vigorose, con spiccata attitudine vegetativa ma con scarsa produzione di gemme da fiore.
Dopo queste semplici premesse, vedremo l’evolversi di un glicine ottenuto da margotta, il quale ha avuto un interessante sviluppo fino ad essere premiato in Giappone dalla Nippon Bonsai Association al World Bonsai Contest nel 2000.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Dopo la separazione della margotta, il glicine è stato defogliato per favorire la ripresa vegetativa.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Il glicine ha risposto bene, e il suo “feeling” è già in uno stadio avanzato.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]La fioritura del glicine si ripete negli anni.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Il Glicine nella sua massima espressione che lo ha visto salire sul podio nel 2000 al World Bonsai Contest in Giappone.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Il glicine, dopo aver trascorso alcuni anni in vaso Bonsai di piccole dimensioni, è stato trasferito in un capiente vaso “da giardino”, al fine di fargli recuperare energie. Lo sviluppo è stato notevole, qui lo vediamo defogliato completamente nella prima settimana di giugno del 2010.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]19 giugno 2010, il glicine è letteralmente esploso dopo la defogliazione emettendo anche alcuni grappoli fioriti.